I miracoli di Gesù

(049)

Guarigione della figlia della pastora a Corozim, in casa di Elia (182.1)

La casa di Elia è presto raggiunta. Ma già molti in Corozim sanno che è giunto il Maestro, e mentre Gesù sta per porre piede sulla soglia una madre accorre gridando: "Gesù, Figlio di Davide, pietà della mia creatura!" Ha sulle braccia una fanciulla di un dieci anni circa, cerea e magrissima. Più che cerea, giallastra.
"Che ha tua figlia?"
"Le febbri. Le ha prese alla pastura lungo il Giordano. Perchè siamo pastori di un ricco. Io sono stata chiamata dal padre presso la bambina ammalata. Egli ora è tornato ai monti. Ma Tu sai che con questo male non si può passare in luoghi alti. Come posso stare qui? Il padrone mi ha lasciata fino ad ora. Ma io sono alle lane e alle figliate. Viene il tempo del lavoro per noi pastori. Saremo licenziati o divisi se io resto. Vedrò morire la figlia se vado all'Hermon."
"Hai fede che Io possa?"
"Ho parlato con Daniele pastore di Eliseo. Mi ha detto: <Il nostro Bambino guarisce ogni male. Vai dal Messia.>. Da oltre Meron sono venuta con questa fra le braccia cercando Te. Avrei sempre camminato fino a trovarti...."
"Non camminare più altro che per tornare a casa, al lavoro sereno. Tua figlia è guarita perchè Io lo voglio. Va' in pace..."
La donna guarda la figlia e guarda Gesù. Forse spera di vedere tornare grassa e colorita la fanciulla all'istante. Anche la fanciulla sgrana i suoi occhi stanchi, che prima teneva chiusi, in volto a Gesù e sorride.
"Non temere, donna,. Non ti inganno. La febbre è sparita per sempre. Di giorno in giorno ella tornerà fiorente. Lasciala andare. Non barcollerà più e non sentirà stanchezza."
La madre posa al suolo la fanciulla che sta ben ritta e sorride sempre più giuliva. Infine trilla con la sua voce argentina:
"Benedici il Signore, mamma! Sono ben guarita! Lo sento" e, nella sua semplicità di pastorella e di fanciulla, si lancia al collo di Gesù e lo bacia. La madre, riservata come l'età insegna, si prostra e bacia la veste benedicendo il Signore.